Si conclude con questa puntata il lavoro su "Pinocchio".
Pinocchio fece anche altri lavori: - imparò a fabbricare anche canestri di giunco; - costruì un elegante carrettino per il suo babbo.
Seguirà il disegno. È doveroso soffermarsi, poi, sulla morte di Lucignolo che fotocopieremo (da appena a viso). Anche in questo caso mi sono state di grande aiuto alcune pagine tratte dal libro di Rodari... Molto interessanti, anche dal punto di vista storico) sono le poche righe in cui Collodi descrive le veglie serali di Pinocchio che si esercitava a leggere e scrivere usando un libro e, per la scrittura, un fuscello.... Questa parte è stata dettata ed illustrata. Consiglio di soffermarsi sul “vestito nuovo” che Pinocchio avrebbe potuto comprare per sé ma che non acquistò per dare i soldi alla Fata e di illustrare il sogno del burattino. Per il finale ho preparato una fotocopia con le frasi più significative.
Finale
PINOCCHIO: «Oh, che gran dolore! Oh povera Fatina! Povera Fatina!... Se avessi un milione correrei a portarglielo... Ma io non ho che quaranta soldi... eccoli qui: andavo giusto a comprarmi un vestito nuovo. Prendili, Lumaca, e va’ a portarli subito alla mia buona Fata.»
FATA: «Bravo Pinocchio! In grazia del tuo buon cuore, io ti perdono tutte le monellerie che hai fatto fino a oggi. I ragazzi che assistono amorosamente i propri genitori nelle loro miserie e nelle loro infermità, meritano sempre grande lode e grande affetto... Metti giudizio per l’avvenire e sarai felice.»
PINOCCHIO: «Levami una curiosità, babbino: ma come si spiega tutto questo cambiamento improvviso?»
GEPPETTO: «Questo improvviso cambiamento in casa nostra è tutto merito tuo... perché quando i ragazzi, da cattivi diventano buoni, hanno la virtù di far prendere un aspetto nuovo e sorridente anche all’interno delle loro famiglie.»
PINOCCHIO: «Com’ero buffo quando ero un burattino! E come ora son contento di essere diventato un ragazzino perbene!...»
...e la descrizione che l’autore fa del “bambino” Pinocchio:
Un ragazzino perbene
Ora immaginatevi voi quale fu la sua meraviglia quando, svegliandosi, si accorse che non era più un burattino di legno: ma che era diventato, invece, un ragazzo come tutti gli altri. Dette una occhiata all’intorno e invece delle solite pareti di paglia della capanna vide una bella camerina ammobiliata e agghindata con una semplicità quasi elegante.
Saltando giù dal letto trovò preparato un bel vestito nuovo, un berretto nuovo e un paio di stivaletti di pelle, che gli tornavano una vera pittura (gli stavano proprio bene). Appena si fu vestito gli venne fatto naturalmente di mettere le mani nelle tasche e tirò fuori un piccolo portamonete d’avorio, sul quale erano scritte queste parole: «La Fata dai capelli turchini restituisce al suo caro Pinocchio i quaranta soldi e lo ringrazia tanto del suo buon cuore.» Aperto il portamonete, invece dei quaranta soldi di rame, vi luccicavano quaranta zecchini d’ora, tutti nuovi di zecca.
Dopo andò a guardarsi allo specchio, e gli parve di essere un altro. Non vide più riflessa la solita immagine della marionetta di legno, ma vide l’immagine vispa e intelligente di un bel fanciullo coi capelli castagni, cogli occhi celesti e con l’aria allegra e festosa come una pasqua di rose.
...Vide un grosso burattino appoggiato a una seggiola, col capo girato sur una parte, con le braccia ciondoloni e con le gambe incrociate e ripiegate a mezzo, da parere un miracolo se stava ritto.
Abbiamo poi suddiviso una nuova pagina verticalmente a metà confrontando il ragazzo ed il burattino.
RAGAZZO: vispo, intelligente, bello, capelli castagni, allegro, festoso, occhi celesti, vestito nuovo, berretto nuovo, stivaletti di pelle.
BURATTINO: vestituccio di carta fiorita, scarpe di scorza d’albero, berrettino di midolla di pane, vestito di sacchetto di lupini, capo girato, gambe incrociate, braccia ciondoloni.
Immancabili saranno le domande di verifica sugli ultimi, intensi capitoli.
Che cosa ricordo?
Domande dal 34° al 36° capitolo
1. Che cosa fanno i pesci? Che cosa fa Pinocchio?
2. Quale nuovo grande pericolo incontra il burattino?
3. Quale animale, posto su uno scoglio, cerca di aiutarlo?
4. Dove finisce Pinocchio? Quale animale incontra?
5. Da quale malattia è afflitto il Pesce–cane?
6. Quante file di denti ha?
7. Che cosa nota, il burattino, lontano lontano, nel buio dello stomaco?
8. Chi incontra nel ventre del mostro?
9. Geppetto come ha potuto sopravvivere così a lungo in quel luogo?
10. Che cosa decidono di fare padre e figlio per salvarsi?
11. Perché il primo tentativo di fuga fallisce?
12. Da quale animale vengono aiutati Pinocchio e Geppetto quando stanno quasi per morire?
13. Chi sono i due mendicanti che incontrano? Come sono ridotti?
14. Chi vive nella capanna in cui arrivano padre e figlio?
15. Che cosa decide di fare Pinocchio per aiutare il suo babbo malato?
16. Quale attrezzo deve girare? Quante secchie d’acqua dovrebbe tirare su?
17. Chi incontra per l’ultima volta il burattino nella stalla?
18. Che cosa fa, alla sera, Pinocchio?
19. Con che cosa scrive?
20. Che cosa decide di comprarsi al mercato?
21. Chi incontra lungo la strada?
22. Quali notizie riceve della Fatina?
23. Cosa da Pinocchio alla Lumaca? A che cosa rinuncia?
24. Chi sogna il burattino?
25. Cosa scopre al risveglio? Come è ora la stanza?
26. Che cosa trova nelle tasche?
27. Chi entra nella stanza?
28. Di chi è il merito del cambiamento?
29. Che cosa vede, Pinocchio, appoggiato ad una seggiola?
30. Com’ era quando era un burattino?
31. Com’è ora che è diventato un ragazzino perbene?
Il nostro lavoro non è ancora finito. Le ultime pagine del nostro magico e stupendo quaderno, ricco di illustrazioni, saranno dedicate ad una serie di attività in parte legate al testo ed in parte alla gita a Vernante che vi consiglio caldamente di fare...
Siamo andati a ricercare nel testo tutti gli animali che aiutano Pinocchio. Li abbiamo illustrati e presentati con una breve frase detta da essi o una piccola descrizione. (nella pagina, a sinistra il disegno, a destra le parole).
-GRILLO PARLANTE “Io sono il Grillo....” -PULCINO “Arrivedella!” -MERLO BIANCO “Pinocchio, non dar retta ai consigli dei cattivi compagni” -FALCO “Quel che mi avete comandato è fatto” -CAN BARBONE “Apparve...” -I TRE MEDICI (civetta, corvo, grillo) “E i medici arrivarono subito, uno dopo l’altro” -I QUATTRO CONIGLI NERI “Siamo venuti a prenderti” -PICCHI “Un migliaio di picchi cominciò a beccargli il naso” -ACCHIAPPA CITRULLI (cani, pecore, galline, farfalle, pavoni, fagiani) “Vide tutte le strade...”-PAPPA GALLO “Rido di quei...loro” -LUCCIOLA “Ma l’uva era tua?” -COLOMBO “Se vuoi venire...” -DELFINO “A quest’ora l’avrà inghiottito il terribile pescecane!” -GRANCHIO “Smettetela birichini.. qualche disgrazia accade sempre!” -ALIDORO “Tu salvasti me... Bisogna tutti aiutarsi l’un coll’altro!” -LUMACA “Ragazzo mio....fretta” -CIUCHINO “Verrà un giorno che piangerai anche tu, come oggi piango io... ma sarà troppo tardi!” -MARMOTTINA “Fra due o tre ore diventerai un ciuchino vero e proprio!” -PESCI “La fata mandò un branco infinito di pesci che cominciarono a mangiarmi..” -CAPRETTA “Corri Pinocchio perché il mostro si avvicina!” -TONNO “ Attaccatevi...alla riva”.
Abbiamo fatto lo stesso lavoro per gli animali che ostacolano Pinocchio. -GATTO E VOLPE “Nel paese dei Barbagianni c’è un campo benedetto...” -GIUDICE GORILLA “Pigliatelo dunque e mettetelo subito in prigione” -SERPENTE “Si rizzò all’improvviso come una molla scattata” -FAINE “Ebbene, io ti propongo gli stessi patti che avevo col defunto Melampo” -MELAMPO “Morto, povera bestia, era tanto buono” -PESCE CANE “Il mostro lo aveva raggiunto!”
Nelle ultime pagine abbiamo incollato, oltre alle foto scattate in gita (avevamo tutti la maschera di Pinocchio che avevamo realizzato per Carnevale) ed al testo relativo all’uscita realizzato a coppie, una bella poesia su Pinocchio.
A PINOCCHIO
Un pezzo di legno
Quanti bambini, una volta e oggi
quanti ancora per tanti anni
hanno riso e pianto per te!
Quanti si sono toccati il naso
per timore che le bugie
glielo avessero allungato!
Eri solo un pezzo di legno
lavorato da un falegname:
braccia e gambe, testa e piedi,
tutto di legno...tranne il cuore,
il tuo cuor, che sempre batteva
per il babbo e per gli amici.
Quanti uomini, a questo mondo,
uomini di carne e d’ossa,
par che abbiano nel petto
un pezzo di legno e non un cuore...
Beppe et Luzin
All’inizio di questa avventura vi avevo parlato anche di un CD su cui, con una presentazione (ad esempio "PowerPoint"), avevamo raccolto tutti i disegni più significativi fatti da tutti gli alunni dell’interclasse di seconda, le notizie relative all’autore, ai luoghi descritti nel romanzo ed al periodo storico nel quale esso è ambientato.
È stata una meravigliosa avventura e gli insegnamenti di Collodi molto importanti per tutti noi!
Buon divertimento... sarà un’esperienza magica, in compagnia di Pinocchio e dei suoi amici.
Liliana Biasiol
- Versione adatta alla stampa
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